"La dermatologia ecologica è un
tema di grande attualità. Da un lato è in grande aumento l'interesse per i
cosmetici, i loro ingredienti e i reali effetti sulla pelle; dall'altro
cresce in maniera esponenziale l'attenzione per l'ambiente e la sua
salvaguardia. La domanda alla quale è necessario rispondere è: "che
cosa fa bene alla pelle e allo stesso tempo non impatta negativamente
sull'ambiente?" La risposta può arrivare dal dermatologo, il vero
punto di riferimento in quanto medico e scienziato esperto di cura della
pelle. Nasce quindi il nuovo concetto di eco-dermo-cosmetica che, per
essere realmente impattante, ovviamente, necessita di grande rigore scientifico
e di un approccio estremamente razionale. Negli ultimi anni si registra, a
livello europeo e mondiale, un aumento di:
·
pelli sensibili
- pelli reattive
- dermatosi cosmetogene, causate o
slatentizzate da cosmetici (DS, Rosacea, Acne adulta, DIC)
- dermatite atopica
- cute asfittica
- "pori dilatati"
- comedoni
- iperpigmentazioni post-infiammatorie
Sono anche in aumento le pelli
che non migliorano, nonostante l'uso di prodotti cosmetici e la comparsa di
secchezza e desquamazione. Le cause possibili di queste affezioni possono
essere di vario tipo:
- uso di cosmetici errati
- uso eccessivo o incongruo di cosmetici
- una routine igienico/cosmetica mal condotta
- uso di prodotti contenenti veicoli cosmetici
non dermocompatibili
- utilizzo di prodotti contenenti ingredienti
cosmetici non dermocompatibili
- disattenzione per il veicolo, fino al
- mancato intervento del dermatologo sulla
gestione e trattamento della cute
Spesso il dermatologo non
conosce la formulazione completa dei prodotti che suggerisce ed è informato
solo sui principi attivi. Molti ingredienti, pur essendo non-tossici e
non-allergizzanti (e pur presentando profili tossicologici rassicuranti),
si rivelano sulla lunga distanza poco "dermocompatibili"; allo
stesso tempo tali ingredienti non sono ecocompatibili. Un'alternativa
c'è ed è rappresentata dal "naturale". Tuttavia, oggi il
"naturale" nella maggior parte dei casi, cavalca l'onda
dell'emotività collettiva: è spesso formulato e prodotto in maniera poco
scientifica, approssimativa, in carenza di test e di prove cliniche ed
infine, frequentemente, non è affatto "naturale". Non è
regolamentato da un disciplinare standard, o da un regolamento unico
europeo.
Il dermatologo non è abituato a leggere l'INCI dei prodotti, né a prenderne
in esame l'efficacia sulla lunga distanza, o a valutare il 'veicolo' in cui
sono contenuti i principi attivi. In
genere, sono le aziende che ragguagliano il dermatologo sulla cura della
pelle, che lo informano sulle necessità della pelle. Per molti motivi, tendiamo
a credere a tutto ciò che affermano le aziende; tendiamo ad accontentarci
di test epicutanei negativi a 48-72 ore. È necessario chiedersi che cosa
succede dopo nell'ecosistema cutaneo. Ricordiamo che ogni cosmetico deve
indicare:
- Il nome o la ragione sociale e la sede legale
- Il contenuto nominale
- La data di durata minima
- Le precauzioni particolari per l'impiego
- Il numero del lotto di fabbricazione
- Il paese di origine
- La funzione del prodotto
- L'elenco degli ingredienti (INCI)
L'elenco degli ingredienti deve
essere riportato nell'ordine decrescente di peso al momento
dell'incorporazione. Tale elenco viene preceduto dal termine
"Ingredienti" o "Ingredients". In caso di impossibilità
pratica, queste indicazioni figurano su un foglio di istruzioni o su una
fascetta o un cartellino allegati la cui presenza deve essere richiamata
sull'imballaggio secondario, se presente, ovvero sul condizionamento
primario mediante una indicazione abbreviata o mediante un particolare
simbolo. I composti odoranti e aromatizzanti e le loro materie prime devono
essere indicati con i termini "profumo" o "parfum" e
"aroma". Gli ingredienti in concentrazione inferiore all'1%
possono essere menzionati in ordine sparso dopo quelli in concentrazione
superiore all'1%.
I coloranti possono essere indicati in ordine sparso dopo gli altri
ingredienti, conformemente al numero Color Index o alla denominazione di
cui all'allegato IV. Per i prodotti cosmetici da trucco, ivi compresi
quelli per le unghie e per i capelli, immessi sul mercato in varie
sfumature di colore può essere menzionato l'insieme dei coloranti
utilizzati nella gamma a condizione di aggiungervi le parole "può
contenere" o il simbolo "+/-". Tuttavia non sono considerati
ingredienti:
- le impurità contenute nelle materie prime
utilizzate;
- le sostanze tecniche secondarie utilizzate
nella fabbricazione, ma che non compaiono nella composizione del
prodotto finito;
- le sostanze utilizzate nei quantitativi
assolutamente indispensabili come solventi o come vettori di composti
odoranti e aromatizzanti. Tali sostanze, per la loro davvero esigua
concentrazione, non costituiscono una rilevante possibile fonte di
pericolosità.
L'attenzione posta dal
legislatore sugli ingredienti trova ragione nel bisogno esistente di
proteggere il consumatore da possibili effetti negativi dovuti alla
presenza di specifiche sostanze o preparazioni che possano danneggiare
l'uomo in relazione a proprietà intrinseche di pericolosità. Inoltre,
mentre i prodotti cosmetici finiti, cioè quelli confezionati e posti in
vendita, cambiano continuamente e costituiscono una categoria davvero
difficilmente monitorizzabile, gli ingredienti cosmetici che più
comunemente vengono impiegati per realizzare un cosmetico sono, anche se
con una certa variabilità, alcune centinaia e per lo più, ben conosciuti. Molte
di tali sostanze, sono impiegate da decenni e di loro sono note
caratteristiche biochimiche e tossicologiche quali la DL50, la tossicità,
l'assorbimento percutaneo, la mutagenicità, la fototossicità, la
cangerogenicità, etc, al pari di un qualunque ingrediente farmacologico. Se
un nuovo ingrediente, prodotto in misura rilevante vuole essere immesso sul
mercato, deve essere preventivamente sottoposto all'esame del Comitato
Scientifico dei Prodotti di Consumo non Alimentari, che provvederà alla sua
classificazione, proprio valutando gli studi farmacologici e tossicologici condotti
su tale ingrediente. Tuttavia, non esiste alcuna indicazione circa la
biodegradabilità e la ecocompatibilità degli ingredienti stessi, come
altresì non esiste la valutazione degli effetti cutanei a lunga distanza. Un
esempio concreto è dato dall'uso continuativo di prodotti filmanti e
occlusivi (siliconi e petrolati), che favorisce la comparsa di pori
dilatati e cute "asfittica". Parlare di eco-dermocosmesi
significa una cosmesi eco compatibile e dermo-compatibile, rigorosamente
scientifica e avanzata tecnologicamente. Eco-dermocosmesi significa, per
esempio, la limitazione dei seguenti ingredienti:
- Petrolatum, paraffinum liquidum,
mineral oil
- Siliconi (ciclometicone,
dimeticone, etc)
- Polietilenglicoli (PEG) che contengono ossido
di etilene che può formare diossano
- Cessori di formaldeide - Diazolydinyl urea,
Imidazolidinyl urea, DMDMHydantoin, Bronopol, etc
- Ammine (DEA, MEA, TEA, MIPA): rischio formazione
nitrosammine
- EDTA - ittiotossico
- Nonoxynol, poloxamer e nonilfenoli-
alterazioni ormonali (disturbatori endocrini)
- Triclosan - antibatterico tossico se troppo
presente
- Trimonium e -dimonium: ittiotossici, non
biodegradabili
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PETROLATI: vaselina, paraffina,
olio minerale
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La Direttiva sostanze pericolose
della CEE n.67/548/CEE e successive modifiche stabilisce una chiara
catalogazione tra i derivati del petrolio, tra i cancerogeni e i non. La
vaselina (paraffina molle) è classificata come cancerogena cat.2, a meno
che non ci sia certezza che l'olio di base dalla cui raffinazione e
lavorazione è derivata non lo sia perchè non contiene alcuna impurità. I
fornitori di paraffina e vaselina per uso cosmetico devono dare garanzia di
non fornire vaselina di categoria 2 cancerogena per le impurità contenute,
e ottemperando alla direttiva 2003/15/CE settima modifica, devono fare
dichiarazioni certificate di produrre con olii base che non contengano più
del 3% di impurità pericolose.
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VASELINA IN COSMESI
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Le sostanze cancerogene di
categoria 2 non possono essere utilizzate nei prodotti cosmetici. In
aggiunta alla conformità della Farmacopea Europea, i fornitori dovranno
dare l'assoluta certezza che la loro materia prima non è cancerogena
secondo la Direttiva Sostanze Pericolose.
Attualmente
- La vaselina è classificata come cancerogeno
di cat. 2, pertanto sarebbe vietata per uso cosmetico
- La direttiva di divieto consente l'escamotage
verso l'utilizzo recitando: "... a meno che sia noto l'intero
processo di raffinazione e si possa dimostrare che la sostanza dalla
quale sono ottenuti non è cancerogena."
- I produttori di cosmetici possono utilizzare
per le loro formulazioni paraffina molle per la quale sia certificato
che contenga impurità (cancerogene) fino al 3%.
Nuova Direttiva
- Recentemente è stata divulgata una nuova
direttiva che impone dal 1/12/2010 che gli ingredienti classificati
cat.2 siano vietati nei cosmetici, a meno che il Comitato Scientifico
della Sicurezza dei Consumatori si esprima con parere favorevole
all'utilizzo: è vietato l'utilizzo, nei prodotti cosmetici, di
sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la
riproduzione, di categoria 1A, 1B e 2.
- Una sostanza classificata nella categoria 2
può essere utilizzata nei cosmetici se è stata sottoposta alla
valutazione del CSSC (Comitato Scientifico Sicurezza Consumatori) e
dichiarata accettabile per l'utilizzo nei prodotti cosmetici.
Esistono quindi due possibilità:
- Il fornitore garantirà di essere a conoscenza
dell'intero processo di raffinazione delle materie prime utilizzate
nella produzione della vaselina con relativo e comprovante certificato
di analisi.
- Oppure il prodotto deve essere ottenuto da
sostanze appartenenti ai due gruppi non cancerogeni (olii altamente
raffinati, paraffine e cere idrocarburiche).
Le problematiche dermatologiche
della vaselina sono: la sua occlusività e capacità di alterare l'equilibrio
microbiologico; la sua non-biodegradabilità. Si suggerisce l'utilizzo di vaselina, che attualmente è quasi sempre
ai posti più alti dell'INCI nei cosmetici, solo con indicazioni precise, in
sedi precise. In alternativa, esistono i polideceni.
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SILICONI
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- Siliconi emollienti:
cyclopentasiloxane, cyclohexasiloxane, cyclomethicone. Hanno effetto
rullante e setoso, si spargono in film sottilissimo senza ungere
- Dimethicone, cetyl dimethicone, stearyl
dimethicone - piu pesanti
- Phenyl dimethicone, diphenyl
dimethicone, phenyl trimethicone
I siliconi presentano:
- Proprietà uniformi in un
ampio intervallo di temperatura (non si addensano col freddo e non
diventano più liquidi col caldo, non sono degradati col calore come la
maggior parte degli olii vegetali).
- Bassa tensione superficiale
(abbattono lo schiuma, spesso sono usati in minima quantità nelle
creme per questa loro proprietà; aumentano la bagnabilità del prodotto
in cui sono inseriti).
- Alto grado di lubrificabilità e
scorrevolezza specie su substrati organici (sulla
pelle fanno il famoso "effetto rullante" tipico, imitato in
natura solo dai fitosteroli contenuti in alcuni burri vegetali).
- Alta idrorepellenza (sono
unti, e quelli che lo sono di più vengono usati nelle creme mani
barriera perchè impediscono che l'acqua arrivi alla pelle)
- Inerzia fisiologica
Tuttavia, sulla lunga distanza:
- Possono avere effetto disseccante
- Tendono a "tenere" gli altri ingredienti
sulla superficie cutanea
- Non sono del tutto inerti (per esempio i
siliconi usati per le cicatrici ipertrofiche) e, infine
- alcuni siliconi volatili sono sotto indagine
L'eco-dermo-tecnologia può
fornire un'alternativa reale a questi prodotti.
Occorre ricerca e tecnologia per produrre cosmetici progressivamente più
dermo-eco-compatibili, ma attualmente le priorità delle aziende cosmetiche
vanno nella direzione della tollerabilità cutanea e delle caratteristiche
reologico-sensoriali. Inoltre, produrre un buon dermo-eco-cosmetico,
tecnologicamente avanzato, è sicuramente più difficile.
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DISTURBI CUTANEI FREQUENTI
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Gli ultimi dati statistici
segnalano come ci siano sempre più pazienti con irritazioni, status
cosmeticus syndrome, pelle asfittica, secchezza. Il numero delle atopie è
in crescita, così come anche la Red face syndrome (Rosacea e DS). Questo è
anche dovuto alla presenza di eccipienti inadatti a ingredienti dermatologicamente
validi (compresi eccipienti di farmaci topici e detergenti
"medicati"). Facciamo qualche esempio, comparando gli INCI di
alcuni prodotti 'classici', con il loro equivalente 'ecologico'.
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Crema antietà - CLASSICA
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Aqua/Water, Glycerin,
Butyrospermum Parkii / Shea Butter, Cyclohexasiloxane, Prunus Armeniaca /
Apricot Kernel Oil, Pentaerythrityl Tetraethylhexanoate, Isohexadecane, Zea
Mays/Corn Starch, Silica, Hydroxypropyl Tetrahydropyrantriol, Cera
Alba/Beeswax, Stearic Acid/Stearic Acid, Dimethicone, Palmitic Acid,
Peg-100 Stearate, Glyceryl Stearate, Propylene Glycol, Peg-20 Stearate,
Bis-Peg-18 Methyl Ether Dimethyl Silane, Stearyl Alcohol, Glycine
Soja/Soybean Oil, Dimethiconol, Sodium Hydroxide, Arginine Pca, Serine,
Disodium Edta, Polysorbate 80, Myristic Acid, Acrylamide/Sodium
Acryloyldimethyltaurate Copolymer, Tocopherol, Peg-4, Peg-4 Dilaurate,
Peg-4 Laurate, Sorbitan Oleate, Citric Acid, Capryl Glycol / Caprylyl
Glycol, Methylparaben, Butylparaben, Iodopropynyl Butylcarbamate,
Parfum/Fragrance.
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Crema antietà - ECOLOGICA
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Aqua, Caprylic/Capric
Triglyceride, Borago Officinalis seed oil, Dimethyl MEA bitartrate, Cetyl
alcohol, Cetearyl alcohol, Glyceryl stearate, Potassium palmitoyl
hydrolyzed wheat protein, Thioctic acid, Bisabolol, Sodium Glutamate,
Sorbitol, Urea, Sodium PCA, Beta-carotene, Glycine,Lactic acid, Hydrolyzed
wheat protein, Xanthan Gum, Tocopherol, Lecithin, Citric acid, Ascorbyl
palmitate, Canaga odorata oil, Aniba Rosaeodora oil, Citrus Aurantium amara
oil, Sodium Hydroxide, Phenoxyethanol, Methylparaben, Propylparaben,
Ethylparaben, Butylparaben, linalool*, benzyl benzoate*, farnesol*,
limonene*.
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Crema viso pelle sensibile-
CLASSICA
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Aqua/Water, Isononyl
Isononanoate, Glycerin, Cyclohexasiloxane, Alcohol Denat., Niacinamide,
Cetyl Alcohol, Butyrospermumparkii/Sheabutter, Peg-100 Stearate, Glyceryl
Stearate, Ascorbyl Glucosde, Stearic Acid, Sodium Carbomer, Caffeine,
Sodium Citrate, Tocopheryl Acetate, Citric Acid, Xanthan Gum, Myristic
Acid, Palmitic Acid, Acrylate Copolymer, Isobutane, Ci 19140/ Yellow 5,
Ci42090/Blue1, Phenoxyethanol, Methylpababen, Propylparaben.
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Crema viso pelle sensibile -
ECOLOGICA
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Aqua, Caprylic/Capric
Triglyceride, Glyceryl Stearate, Cetearyl Alcohol, Alcohol, Glycerin,
*Butyrospermum Parkii Butter, Stearic Acid, Triticum Vulgare Extract,
Sodium Cocoyl Glutammate, *Vaccinium Myrtillus Extract, *Argania Spinosa
Oil, Lonicera Japonica Extract, Lonicera Caprifolium Extract, Xanthan Gum,
Tocopheryl Acetate, Retinyl Palmitate, Oryzanol, Profumo/Parfum.
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Detergente corpo - CLASSICO
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Aqua (Water), Sodium Myreth
Sulfate, Sodium Cocoamphoacetate, Citric Acid, Coco-Glucoside, Glycol
Distearate, PEG-150 Distearate, Lactic Acid, PEG-80 Glyceryl Cocoate,
Glycerin, Hydrolyzed Rice Protein, Polyquaternium-7, Profumo.
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Detergente corpo - ECOLOGICO
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Aqua, coco glucoside, sodium
cocoyl glutamate, glycerin, xanthan gum, lactic acid, sodium benzoate,
potassium sorbate.
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Fondotinta - CLASSICO
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Aqua, Cyclomethicone,
Butyleneglycol, Ethylexyl Methoxycinnamate, Zinc Oxide, Dimethicone, Phenyl
Trimethicone, Octyldodecanol, Magnesium Solfate, Cetyl Peg/Ppg-10/1
Dimethicone, Prunus Amygdalus, Avene Aqua, Isononyl Isononanoate, Sorbitan
Sequiolate, Ascorbyl Palmitate, Ethylene Brassylate, Methylparaben,
Phenoxyethanol, Potassium Sorbate, Sodium Dehydroacetate, Tocopherol, Tocopheryl
Acetate, Tochopheryl Glucoside, ùTrimethylsiloxysilicate, Xanthan Gum.
(+/-: CI 77491, CI77492, CI 77499, TALC, CI 77891, CI77007).
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Fondotinta - ECOLOGICO
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Water (Aqua), Olea Europaea
(Olive) Fruit Oil*, Glycerin, Tricaprylin, Alcohol, Squalane,
Caprylic/Capric Triglyceride, Glyceryl Stearate Citrate, Hydrogenated Palm
Glycerides, Lecithin, Simmondsia Chinensis (Jojoba) Seed Oil*, Prunus
Amygdalus Dulcis (Sweet Almond) Oil*, Glucose Glutamate, Aloe Barbadensis
Leaf Juice*, Lysolecithin, Butyrospermum Parkii (Shea Butter), Xanthan Gum,
Tocopheryl Acetate, Hydrogenated Lecithin, Tocopherol, Rosa Damascena
Flower Water*, Lavandula Angustifolia (Lavander) Flower Water*, Melissa
Officinalis Water*, Brassica Campestris (Rapeseed) Sterols, Ascorbyl
Palmitate, Ascorbic Acid, Fragrance (Parfum)**, Citral**, Citronellol**,
Geraniol**, Limonene**, Linalool**, [+/- Mica, Titanium Dioxide (CI 77891),
Iron Oxides (CI 77491), Iron Oxides (CI 77492), Iron Oxides (CI 77499)].
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Crema al glicolico - CLASSICA
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Aqua, Glycolic Acid, Propylene
Glycol, Hydroxyethylcellulose, Ammomium Hydroxide, Isopropyl Palmitate,
Glyceryl Stearate, PEG ? 100 Stearate. PEG ? 40 Stearate, Stearic Acid,
Cetyl Alcohol, Magnesium Aluminum Silicate, Sorbitan Stearate, Cholesterol,
Stearamidopropyl Dimethylamine, Isostearic Acid, Dimethicone, Petrolatum,
Tetrasodium EDTA.
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Crema al glicolico - ECOLOGICA
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Aqua, Glycolic Acid,
Hydroxypropyl Methylcellulose, Fucus Vesiculosus, Sodium Cocoyl Hydrolyzed
Wheat Protein, Butylparaben, Methylparaben, Phenoxyethanol, Propylparaben,
Ethylparaben, Parfum.
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Questi pochi ma esplicativi
esempi, per dimostrare come una cosmesi nuova, dermo compatibile, eco
compatibile, tecnologicamente avanzata, funzionale ed efficace, sicura e ad
impatto ambientale sempre più basso sia oggi realisticamente possibile,
oltre che auspicabile. I dermatologi sono gli esperti della pelle, gli
amici della pelle. Rispettano l'ambiente e rispettano la pelle
nell'ambiente. L'ecocosmetico può essere, ed anzi, dovrà essere, un
dermocosmetico. Così come un nutrizionista deve conoscere i cibi, anche
quelli bio, il dermatologo deve conoscere e studiare nella loro completezza
i cosmetici che consiglia. " (fonte: Skineco.org)
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